giovedì 12 novembre 2015

Ancora cuori

I cuori, tra i miei soggetti preferiti da ricamare.
La scorsa settimana ne ho ricamati e confezionati due, velocemente.
Il primo è un omaggio che voglio fare ad una persona che mi ha fatto una grossa cortesia: mi ha passato i libri di scuola usati da suo figlio, che ha cambiato istituto, perchè li usassi per il mio. Dei trenta libri avuti ne ho potuti trattenere solo tre, gli altri glieli rendo dato che i professori hanno cambiato i testi perciò sono inutilizzabili. Non ha voluto nulla in cambio, dato che erano usati, e a sua volta li ha presi usati lei, ma non mi va di lasciare le cose così. Un pensiero ci sta.
Ed ecco il mio cuore, che confezionerò con una pianta di salvia nuova nuova, dato che so che alla destinataria la salvia piace e ne desiderava una da mettere in giardino.
L'altro cuore, invece, è per me, per la mia (va beh, nostra) camera da letto, che è tutta bianca, azzurra e blu. Non ho un motivo particolare per averlo fatto, mi è venuta l'idea e basta.
L'ho incorniciato diversamente dal primo, mi ci è voluto un po' di lavoro e un tavolo ingombro di ninnoli, nastri e materiali vari.
E il risultato è questo.

Stoffa, nastri, mezze perle, cordoncini...
A proposito, i finti bottoni di cordoncino bianco li ho fatti io con (appunto) cordoncino e colla a caldo, non li ho comprati, e ne vado particolarmente orgogliosa.

domenica 25 ottobre 2015

Salvia, melissa e origano

L'anno scorso non ho potuto farlo questo lavoro, perchè ha piovuto troppo, le piante non si sono mai asciugate a sufficienza per essere raccolte a questo scopo. Inoltre proprio per via dell'eccessiva umidità persistente non sarei riuscita comunque a ricavarne qualcosa in una quantità utile minima.
Sto parlando dell'essiccazione delle mie piante aromatiche.
In questi giorni di sole l'aria si è resa ideale, e allora via. Salvia, melissa e (poco) origano erano davvero invitanti stamattina, e il fatto che sia domenica (la giornata in cui raramente ho orari che comandano le mie attività) è stato determinante.

Le piante di salvia che ho in giardino sono due, di due varietà diverse: una cresce più a cespuglio tanto in altezza quanto in diametro, e ha le foglie lunghe e strette, sottili ma piuttosto grandi, e rami morbidi. 
L'altra rimane molto più bassa, ha le foglie più larghe e carnose (è la salvia che si può friggere, provata, buonissima) e di colore verde marcatamente argenteo, e rami legnosi. In realtà qui le piante sono due, la più piccola è sulla sinistra, indistinguibile nell'insieme.
La melissa (bella lei, baciata dal sole delle undici del mattino) è anch'essa in due cespugli, fotografato solo uno, ed è una di quelle piante che più taglio e più rinvigorisce.
Sulla destra si scorge appena la pianta di origano, cresciuta molto poco quest'anno, ma che ha dato a suo tempo dei fiori spettacolari.
Mi sarebbe piaciuto usare il classico cestino anzichè fare andirivieni con i rami, fa anche tanta scena (e a me la scena piace da morire!), ma ho fatto comunque un bel bottino.
Non so se mi sono beata più dei colori o dei profumi, fatto sta che quest'ora è stata piacevolissima. Avevo il sole che batteva sulle spalle, e attorno gli unici rumori che sentivo erano quelli della periferia del paese, attutiti, familiari.
Con immensa tranquillità e attenzione ho eliminato tutte le foglie che presentavano imperfezioni o macchie anche minime. Parte di queste piante, una volta essiccata, andrà usata in cucina (il resto servirà per i suffumigi per alleviare i sintomi degli inevitabili raffreddori invernali, per qualche pediluvio, e vorrei provare anche a fare un oleolito a freddo con la melissa): deve essere più che sana.
 Legata in mazzetti non troppo grandi (deve poter circolare più aria possibile) e avvolti i mazzetti nella carta da giornale uno ad uno...


... sono finiti appesi come le altre volte sotto alla tettoia delle auto, dove non batte mai il sole, non si depositano mai l'umidità e di conseguenza la brina, e dove circola aria a sufficienza, essendo la tettoia aperta su tre lati.
E adesso aspettiamo le tre settimane canoniche, sperando che anche stavolta se ne ricavi sufficiente materiale secco e asciutto. Scrivo "sperando" perchè è un po' un terno al lotto: deve collaborare il meteo, e devono collaborare gli insetti, perchè un anno ho dovuto buttare tutto avendo trovato gli involti pieni di api e cimici. Una schifezza incredibile.

Lavarmi le mani, avendole intrise del profumo della salvia (adoro!) e della melissa assieme, è stato un sacrificio.

venerdì 23 ottobre 2015

Pronti a volare, e SAL CDT 2014

Sarà un caso, non lo so.
C'è che in queste settimane mi sto dedicando principalmente a due lavoretti: uno su commissione, e l'altro... sono i pensieri che sto preparando per Natale, da regalare alle amiche.

Il primo è uno stormo (si può dire?) di gufi, grandi e piccoli. Ne ho fatto qualcuno in più di quanti ordinatimi, perchè vedo che vanno via velocemente, così li ho già pronti.

Belli colorati, fotografati sull'erba del mio giardino mi sembrano un gruppo di curiosi alla mia finestra, con lo sfondo del verde che vedo quando mi affaccio.

Il secondo ovviamente... non posso rivelare cosa sarà alla fine, ma posso dire che lo sto inventando mettendo insieme piccolissimi lavori ad uncinetto...
...e un milione di altri materiali da assemblare assieme. E per non stare a tirar fuori e metter via tutto ogni volta che ci metto mano, ho riposto l'ambaradan per intero in una scatola da scarponcini.

Cos'hanno in comune questi due lavori? Volano. In due sensi: volano via da casa mia, e raffigurano qualcosa che vola. Forse sono io che inconsciamente vorrei volar via con loro, per questo ho avuto queste idee. Chissà.

Ieri, infine, in un'oretta scarsa, ho dato finalmente una destinazione al ricamo proposto a tappe l'anno scorso da Francesca. E' diventato un cuscino.
Dovete sapere che io ho un ancolo particolare in casa, che è il giroscale al pianterreno. Particolare perchè ha due decorazioni: il cestino che vedete qui sopra, e una grande anfora, un dono di nozze.
Sono solita cambiare i colori di questo angolo ad ogni stagione, sostituendo il cuscino e i fiori. Così in autunno ci sono i girasoli e le calle, che le calle non c'entrano niente con l'autunno, ma i girasoli non stanno su da soli e finchè non trovo qualcosa a sostituire le spighe che c'erano tempo fa, rimangono lì. E ora c'è anche il cuscino autunnale. In attesa di stelle di Natale e cuscino a tema.

lunedì 12 ottobre 2015

Supercuccia superlusso... seeeee...

Una si dà da fare per unire l'utile al dilettevole, riciclando una camicia da notte
 e facendola diventare in mezzz'ora quella che ai miei occhi, appena finito di cucirla, è una supercuccia superlusso...
...e ottiene questo.
Non c'è più religione. O meglio, c'è, ma è quella dei gatti, e ha regole tutte sue.

martedì 1 settembre 2015

Uncinetto: i ganci per i foulard

Giorni fa, nella fuffa del decluttering estivo, mi sono venuti in mano questi.
Per la serie "non butto via proprio niente"! Se non si capisse, sono quegli appendini con cui vengono esposti i foulards quando li si acquista ai grandi magazzini. Li avevo messi da parte anni fa, con l'intento di farne delle decorazioni natalizie. Poi li ho dimenticati.
Ho restituito loro il loro uso originario per non buttarli nè tornare a riporli in una scatola: dopotutto mi tornano utili sull'attaccapanni, così quando appendo giacche e borse c'è più posto sui ganci.
Ma mi sembravano tristerelli.
Così ieri sera mi è venuta l'idea di ricoprirli all'uncinetto, e ho fatto un lavoro un po' a naso: un giro di copertura, un secondo di maglie basse e pippiolini e un nastrino.
E visto che il risultato del primo mi ha soddisfatto, oggi pomeriggio dopo pranzo ho lavorato anche sui due rimanenti, impiegandoci meno di un'ora in tutto. Se l'arancione era un colore scelto a caso (più che altro mi interessava che si vedessero bene le maglie durante la lavorazione, dato che appunto l'ho fatto di sera con la luce non ottimale, e l'arancione era perfetto), questi due li ho fatti con colori che mi piacciono di più. Soprattutto mi piace l'abbinamento rosa/verde di quello di destra.
E voilà, il mio disimpegno adesso è un filo più allegro ^_^


lunedì 24 agosto 2015

Volare...

Volano gli angioletti, stavolta per davvero (nel senso che questo è destinato ad un'altra persona che vive un po' lontano da qui). In un pomeriggio sono riuscita a ricamarlo e a confezionarlo.
In giallo e arancione, che non sono due colori che amo particolarmente, ma la persona a cui è destinato si, e de gustibus...
E' uno dei miei amati medaglioni, mi piace molto confezionare i ricami in questo modo. E' un po' laborioso, ma l'effetto lo trovo particolare. Ho usato anche del pizzo e delle mezze perle che ho incollato con la colla a caldo, e sempre con la colla a caldo stavolta ho provato a realizzare anche un finto bottone di cordoncino, che mi sembra venuto piuttosto bene.

E volano tanti gufetti. Mi sono lasciata prendere la mano, sono davvero veloci da fare. Questi sono diventati dei coloratissimi chiudipacco da riutilizzare come portachiavi.

Cuorissimi

Non buttare niente ma fare ordine. Come si fa? Soprattutto nel cestone delle stoffe, poi... che ogni triangolino "può sempre servire"... E così colleziono talmente tanti "strafanti" (come chiama mia madre le cose inutili) che il cestone dei tessuti è pieno più di strafanti che di pezzi di tessuto di dimensioni decenti per fare anche solo una mini pochettina, che è il minimo sindacale.

Si fa che una domenica pomeriggio mi viene la fuffa di tirar fuori i pezzetti più piccoli di tessuto che ho, e di riversarli sul tavolo.
E poi si fa che per questo giro di fuffa divido il mucchio in due: da una parte i tessuti più rigidi e consistenti, dall'altra quelli più leggeri. Della seconda parte mi occuperò in un altro momento, dato che per quello che devo farne necessitano di un sostegno con la telina adesiva. La prima parte la stiro.
Non so se dalla foto si riescono a capire le dimensioni dei ritagli, ma i triangoli più piccini sono grandi quanto una forbicina da ricamo, per intenderci.
Preparo una dima di carta a forma di cuore allungato (una volta non mi piaceva questo tipo di cuore, mi faceva tanto country ma anche tanto "fatto male". Poi ho cambiato gusti e ora mi piace anche così), mi armo di matita, metto sul rovescio le stoffette e inizio a disegnare con la dima cuori, cuori, cuori... Per le stoffe più scure ho usato la matita/gesso bianca, ovviamente.
E poi inizio a tagliare oziosamente.
Visto che bell'insieme?
E voi direte, "che te ne fai"?
A parte che anche solo a guardarli mi mettono allegria, quindi uno scopo l'hanno già trovato. Ma siamo serie, mica ogni volta che ho bisogno di buon umore apro la scatolina dei cuori e mi metto a fissarla, no? (Anche se effettivamente potrebbe essere un'idea, ma lasciamo perdere).
Con i cuori di stoffa si possono decorare una infinità di cose, soprattutto se come me dei cuori avete la mania.
Con quelli fatti l'anno scorso (perchè mica è la prima volta che ho questa fuffa eh) ho decorato un album di fotografie, li ho usati per riempire un po' di spazi vuoti (che non mi andava di lasciare, appunto, vuoti).
Qualcuno l'ho anche cucito su delle shopper e borsine con un fitto zig/zag, come su questa borsetta che uso in estate quando vado in bicicletta per tenere solo l'indispensabile.
Con alcuni cuori e dei pezzetti di cartoncino ho realizzato dei bigliettini, che accompagneranno dei piccoli pensieri.
Non ho ritagliato tutto, ho ancora tanti pezzettini di stoffa da cuoriciare. Ma è un bel passatempo da sfruttare di tanto in tanto. E' un'idea simpatica e very easy, no? :)

martedì 18 agosto 2015

Mamigà e la spighetta rumena

L'ho scoperta. Dopo milioni di tentativi seguendo un tutorial su youtube, dandomi anche dell'imbranata perchè dal video sembrava così facile mentre nelle mie mani nasceva un groviglio informe, ho trovato un tutorial più chiaro e ho capito dove sbagliavo. Et voilà, ha iniziato a nascere tra le mie mani la mia prima spighetta rumena, con il filato di cotone più grosso che ho, per andar via con più semplicità.
E il lavoro scorre veloce, talmente veloce che in mezz'ora, più cinque minuti per applicare i ganci, è nata la mia prima collana estiva con questa tecnica.
Siccome poi io non mi accontento mai, sono passata da questa ad un filato più sottile e alle... perline. Per far nascere questa.
Oggi in mezz'ora è nato anche il fratellino, un braccialetto. Perchè fare coppia va di moda.

Adesso posso farmi tutte le parure che voglio. Più ricca di una regina, sono ^_^

domenica 2 agosto 2015

Uncinetto: prova gufo a punto coccodrillo

Ecco un altro dei miei attacchi di "oddio oddio devo farlo immediata-subito o muoio". Complice la pacchia della domenica pomeriggio, oggi in una mezz'ora ho fatto questo.
Un gufetto a punto coccodrillo! Non amo particolarmente il gufo come animale (mi mette addosso un senso di "cupo"), che peraltro va di stramoda sembra. Ma ho incrociato per caso il tutorial su Youtube e ho voluto provare, se non altro per cimentarmi in un punto che non avevo ancora provato a fare. Dai, rosa e con gli occhioni è anche carino, dei gufi tetri non ha proprio l'aria.

Il tutorial è questo, della bravissima Rosaria. Il punto non è affatto per principianti, ma comunque impararlo non è difficile.


giovedì 30 luglio 2015

Miciozzino

Un miciozzino veloce veloce, fatto con un piccolissimo  leaflet Anchor datato che mi sono portata al mare (e che al mare ho solo iniziato, peraltro, finendolo comodamente sotto al gazebo in giardino).
In attesa di degna destinazione, come tanti altri piccoli lavori.

giovedì 9 luglio 2015

Il mio "The Wedding" finalmente terminato!!!

Dopo sei anni (sei!) ho finito... LUI. Il mio lavor-one, l'UFO storico. Lo avevo lasciato in sospeso ad un mese dall'inizio per motivi miei, ripreso in mano dopo un paio d'anni, lavorato un po' e poi riposto, ripreso in mano tre o quattro mesi fa invogliata dalle iscritte al gruppo FB che tratta solo di disegni L&L, e in un quasi battibaleno (si fa per dire) portato a termine. E la soddisfazione è stata grande.
Soprattutto perchè l'ho, come quasi sempre faccio, personalizzato a modo mio: ho cambiato il posto delle perline, dal bordo (come da disegno originale) alla scollatura, ai fiori e all'orecchino della sposa


 e sostituendo quelle destinate in origine al bordo con del filo argentato.

Intatta invece è rimasta la scritta nei colori e nel font della scritta più grande, solo nei colori invece in quella piccola.
Che dire... come al solito quando ho messo l'ultima crocetta mi sono tremate le mani, tanto più che per me questo ricamo ha un grande significato per la storia che ha avuto nei miei intenti e nelle mie mani da quando l'ho pensato a quando l'ho finito, per quello che è successo in questo lasso di tempo, per tutti i "fa-e-disfa" che lo hanno riguardato, e perchè l'ho terminato (ed incorniciato) giusto in tempo per festeggiare il nostro quindicesimo anniversario.

E ora non rimane che pensare ad un altro lavor-ONE da lasciare, magari, piantato per chissà quanto, ma che mi darà tanta soddisfazione a sua volta, chissà quando.