I cuori, tra i miei soggetti preferiti da ricamare.
La scorsa settimana ne ho ricamati e confezionati due, velocemente.
Il primo è un omaggio che voglio fare ad una persona che mi ha fatto una grossa cortesia: mi ha passato i libri di scuola usati da suo figlio, che ha cambiato istituto, perchè li usassi per il mio. Dei trenta libri avuti ne ho potuti trattenere solo tre, gli altri glieli rendo dato che i professori hanno cambiato i testi perciò sono inutilizzabili. Non ha voluto nulla in cambio, dato che erano usati, e a sua volta li ha presi usati lei, ma non mi va di lasciare le cose così. Un pensiero ci sta.
Ed ecco il mio cuore, che confezionerò con una pianta di salvia nuova nuova, dato che so che alla destinataria la salvia piace e ne desiderava una da mettere in giardino.
L'altro cuore, invece, è per me, per la mia (va beh, nostra) camera da letto, che è tutta bianca, azzurra e blu. Non ho un motivo particolare per averlo fatto, mi è venuta l'idea e basta.
L'ho incorniciato diversamente dal primo, mi ci è voluto un po' di lavoro e un tavolo ingombro di ninnoli, nastri e materiali vari.
E il risultato è questo.
Stoffa, nastri, mezze perle, cordoncini...
A proposito, i finti bottoni di cordoncino bianco li ho fatti io con (appunto) cordoncino e colla a caldo, non li ho comprati, e ne vado particolarmente orgogliosa.
CON LE MIE MANI
Punto croce, uncinetto, cucito creativo, patchwork, ma anche riciclo e riuso. Il mio angolo creativo dove immergere le mani per tirar fuori sempre qualcosa di nuovo. Piacevolissimevolmente.
giovedì 12 novembre 2015
domenica 25 ottobre 2015
Salvia, melissa e origano
L'anno scorso non ho potuto farlo questo lavoro, perchè ha piovuto
troppo, le piante non si sono mai asciugate a sufficienza per essere
raccolte a questo scopo. Inoltre proprio per via dell'eccessiva umidità
persistente non sarei riuscita comunque a ricavarne qualcosa in una
quantità utile minima.
Sto parlando dell'essiccazione delle mie piante aromatiche.
In questi giorni di sole l'aria si è resa ideale, e allora via. Salvia, melissa e (poco) origano erano davvero invitanti stamattina, e il fatto che sia domenica (la giornata in cui raramente ho orari che comandano le mie attività) è stato determinante.
Le piante di salvia che ho in giardino sono due, di due varietà diverse: una cresce più a cespuglio tanto in altezza quanto in diametro, e ha le foglie lunghe e strette, sottili ma piuttosto grandi, e rami morbidi.
L'altra rimane molto più bassa, ha le foglie più larghe e carnose (è la salvia che si può friggere, provata, buonissima) e di colore verde marcatamente argenteo, e rami legnosi. In realtà qui le piante sono due, la più piccola è sulla sinistra, indistinguibile nell'insieme.
La melissa (bella lei, baciata dal sole delle undici del mattino) è anch'essa in due cespugli, fotografato solo uno, ed è una di quelle piante che più taglio e più rinvigorisce.
Sulla destra si scorge appena la pianta di origano, cresciuta molto poco quest'anno, ma che ha dato a suo tempo dei fiori spettacolari.
Mi sarebbe piaciuto usare il classico cestino anzichè fare andirivieni con i rami, fa anche tanta scena (e a me la scena piace da morire!), ma ho fatto comunque un bel bottino.
Non so se mi sono beata più dei colori o dei profumi, fatto sta che quest'ora è stata piacevolissima. Avevo il sole che batteva sulle spalle, e attorno gli unici rumori che sentivo erano quelli della periferia del paese, attutiti, familiari.
Con immensa tranquillità e attenzione ho eliminato tutte le foglie che presentavano imperfezioni o macchie anche minime. Parte di queste piante, una volta essiccata, andrà usata in cucina (il resto servirà per i suffumigi per alleviare i sintomi degli inevitabili raffreddori invernali, per qualche pediluvio, e vorrei provare anche a fare un oleolito a freddo con la melissa): deve essere più che sana.
Legata in mazzetti non troppo grandi (deve poter circolare più aria possibile) e avvolti i mazzetti nella carta da giornale uno ad uno...
... sono finiti appesi come le altre volte sotto alla tettoia delle auto, dove non batte mai il sole, non si depositano mai l'umidità e di conseguenza la brina, e dove circola aria a sufficienza, essendo la tettoia aperta su tre lati.
E adesso aspettiamo le tre settimane canoniche, sperando che anche stavolta se ne ricavi sufficiente materiale secco e asciutto. Scrivo "sperando" perchè è un po' un terno al lotto: deve collaborare il meteo, e devono collaborare gli insetti, perchè un anno ho dovuto buttare tutto avendo trovato gli involti pieni di api e cimici. Una schifezza incredibile.
Lavarmi le mani, avendole intrise del profumo della salvia (adoro!) e della melissa assieme, è stato un sacrificio.
Sto parlando dell'essiccazione delle mie piante aromatiche.
In questi giorni di sole l'aria si è resa ideale, e allora via. Salvia, melissa e (poco) origano erano davvero invitanti stamattina, e il fatto che sia domenica (la giornata in cui raramente ho orari che comandano le mie attività) è stato determinante.
Le piante di salvia che ho in giardino sono due, di due varietà diverse: una cresce più a cespuglio tanto in altezza quanto in diametro, e ha le foglie lunghe e strette, sottili ma piuttosto grandi, e rami morbidi.
L'altra rimane molto più bassa, ha le foglie più larghe e carnose (è la salvia che si può friggere, provata, buonissima) e di colore verde marcatamente argenteo, e rami legnosi. In realtà qui le piante sono due, la più piccola è sulla sinistra, indistinguibile nell'insieme.
La melissa (bella lei, baciata dal sole delle undici del mattino) è anch'essa in due cespugli, fotografato solo uno, ed è una di quelle piante che più taglio e più rinvigorisce.
Sulla destra si scorge appena la pianta di origano, cresciuta molto poco quest'anno, ma che ha dato a suo tempo dei fiori spettacolari.
Mi sarebbe piaciuto usare il classico cestino anzichè fare andirivieni con i rami, fa anche tanta scena (e a me la scena piace da morire!), ma ho fatto comunque un bel bottino.
Non so se mi sono beata più dei colori o dei profumi, fatto sta che quest'ora è stata piacevolissima. Avevo il sole che batteva sulle spalle, e attorno gli unici rumori che sentivo erano quelli della periferia del paese, attutiti, familiari.
Con immensa tranquillità e attenzione ho eliminato tutte le foglie che presentavano imperfezioni o macchie anche minime. Parte di queste piante, una volta essiccata, andrà usata in cucina (il resto servirà per i suffumigi per alleviare i sintomi degli inevitabili raffreddori invernali, per qualche pediluvio, e vorrei provare anche a fare un oleolito a freddo con la melissa): deve essere più che sana.
Legata in mazzetti non troppo grandi (deve poter circolare più aria possibile) e avvolti i mazzetti nella carta da giornale uno ad uno...
... sono finiti appesi come le altre volte sotto alla tettoia delle auto, dove non batte mai il sole, non si depositano mai l'umidità e di conseguenza la brina, e dove circola aria a sufficienza, essendo la tettoia aperta su tre lati.
E adesso aspettiamo le tre settimane canoniche, sperando che anche stavolta se ne ricavi sufficiente materiale secco e asciutto. Scrivo "sperando" perchè è un po' un terno al lotto: deve collaborare il meteo, e devono collaborare gli insetti, perchè un anno ho dovuto buttare tutto avendo trovato gli involti pieni di api e cimici. Una schifezza incredibile.
Lavarmi le mani, avendole intrise del profumo della salvia (adoro!) e della melissa assieme, è stato un sacrificio.
venerdì 23 ottobre 2015
Pronti a volare, e SAL CDT 2014
Sarà un caso, non lo so.
C'è che in queste settimane mi sto dedicando principalmente a due lavoretti: uno su commissione, e l'altro... sono i pensieri che sto preparando per Natale, da regalare alle amiche.
Il primo è uno stormo (si può dire?) di gufi, grandi e piccoli. Ne ho fatto qualcuno in più di quanti ordinatimi, perchè vedo che vanno via velocemente, così li ho già pronti.
Belli colorati, fotografati sull'erba del mio giardino mi sembrano un gruppo di curiosi alla mia finestra, con lo sfondo del verde che vedo quando mi affaccio.
Il secondo ovviamente... non posso rivelare cosa sarà alla fine, ma posso dire che lo sto inventando mettendo insieme piccolissimi lavori ad uncinetto...
...e un milione di altri materiali da assemblare assieme. E per non stare a tirar fuori e metter via tutto ogni volta che ci metto mano, ho riposto l'ambaradan per intero in una scatola da scarponcini.
Cos'hanno in comune questi due lavori? Volano. In due sensi: volano via da casa mia, e raffigurano qualcosa che vola. Forse sono io che inconsciamente vorrei volar via con loro, per questo ho avuto queste idee. Chissà.
Ieri, infine, in un'oretta scarsa, ho dato finalmente una destinazione al ricamo proposto a tappe l'anno scorso da Francesca. E' diventato un cuscino.
Dovete sapere che io ho un ancolo particolare in casa, che è il giroscale al pianterreno. Particolare perchè ha due decorazioni: il cestino che vedete qui sopra, e una grande anfora, un dono di nozze.
Sono solita cambiare i colori di questo angolo ad ogni stagione, sostituendo il cuscino e i fiori. Così in autunno ci sono i girasoli e le calle, che le calle non c'entrano niente con l'autunno, ma i girasoli non stanno su da soli e finchè non trovo qualcosa a sostituire le spighe che c'erano tempo fa, rimangono lì. E ora c'è anche il cuscino autunnale. In attesa di stelle di Natale e cuscino a tema.
C'è che in queste settimane mi sto dedicando principalmente a due lavoretti: uno su commissione, e l'altro... sono i pensieri che sto preparando per Natale, da regalare alle amiche.
Il primo è uno stormo (si può dire?) di gufi, grandi e piccoli. Ne ho fatto qualcuno in più di quanti ordinatimi, perchè vedo che vanno via velocemente, così li ho già pronti.
Belli colorati, fotografati sull'erba del mio giardino mi sembrano un gruppo di curiosi alla mia finestra, con lo sfondo del verde che vedo quando mi affaccio.
Il secondo ovviamente... non posso rivelare cosa sarà alla fine, ma posso dire che lo sto inventando mettendo insieme piccolissimi lavori ad uncinetto...
...e un milione di altri materiali da assemblare assieme. E per non stare a tirar fuori e metter via tutto ogni volta che ci metto mano, ho riposto l'ambaradan per intero in una scatola da scarponcini.
Cos'hanno in comune questi due lavori? Volano. In due sensi: volano via da casa mia, e raffigurano qualcosa che vola. Forse sono io che inconsciamente vorrei volar via con loro, per questo ho avuto queste idee. Chissà.
Ieri, infine, in un'oretta scarsa, ho dato finalmente una destinazione al ricamo proposto a tappe l'anno scorso da Francesca. E' diventato un cuscino.
Dovete sapere che io ho un ancolo particolare in casa, che è il giroscale al pianterreno. Particolare perchè ha due decorazioni: il cestino che vedete qui sopra, e una grande anfora, un dono di nozze.
Sono solita cambiare i colori di questo angolo ad ogni stagione, sostituendo il cuscino e i fiori. Così in autunno ci sono i girasoli e le calle, che le calle non c'entrano niente con l'autunno, ma i girasoli non stanno su da soli e finchè non trovo qualcosa a sostituire le spighe che c'erano tempo fa, rimangono lì. E ora c'è anche il cuscino autunnale. In attesa di stelle di Natale e cuscino a tema.
lunedì 12 ottobre 2015
Supercuccia superlusso... seeeee...
Una si dà da fare per unire l'utile al dilettevole, riciclando una camicia da notte
e facendola diventare in mezzz'ora quella che ai miei occhi, appena finito di cucirla, è una supercuccia superlusso...
...e ottiene questo.
Non c'è più religione. O meglio, c'è, ma è quella dei gatti, e ha regole tutte sue.
...e ottiene questo.
Non c'è più religione. O meglio, c'è, ma è quella dei gatti, e ha regole tutte sue.
martedì 1 settembre 2015
Uncinetto: i ganci per i foulard
Giorni fa, nella fuffa del decluttering estivo, mi sono venuti in mano questi.
Per la serie "non butto via proprio niente"! Se non si capisse, sono quegli appendini con cui vengono esposti i foulards quando li si acquista ai grandi magazzini. Li avevo messi da parte anni fa, con l'intento di farne delle decorazioni natalizie. Poi li ho dimenticati.
Ho restituito loro il loro uso originario per non buttarli nè tornare a riporli in una scatola: dopotutto mi tornano utili sull'attaccapanni, così quando appendo giacche e borse c'è più posto sui ganci.
Ma mi sembravano tristerelli.
Così ieri sera mi è venuta l'idea di ricoprirli all'uncinetto, e ho fatto un lavoro un po' a naso: un giro di copertura, un secondo di maglie basse e pippiolini e un nastrino.
E visto che il risultato del primo mi ha soddisfatto, oggi pomeriggio dopo pranzo ho lavorato anche sui due rimanenti, impiegandoci meno di un'ora in tutto. Se l'arancione era un colore scelto a caso (più che altro mi interessava che si vedessero bene le maglie durante la lavorazione, dato che appunto l'ho fatto di sera con la luce non ottimale, e l'arancione era perfetto), questi due li ho fatti con colori che mi piacciono di più. Soprattutto mi piace l'abbinamento rosa/verde di quello di destra.
E voilà, il mio disimpegno adesso è un filo più allegro ^_^
Per la serie "non butto via proprio niente"! Se non si capisse, sono quegli appendini con cui vengono esposti i foulards quando li si acquista ai grandi magazzini. Li avevo messi da parte anni fa, con l'intento di farne delle decorazioni natalizie. Poi li ho dimenticati.
Ho restituito loro il loro uso originario per non buttarli nè tornare a riporli in una scatola: dopotutto mi tornano utili sull'attaccapanni, così quando appendo giacche e borse c'è più posto sui ganci.
Ma mi sembravano tristerelli.
Così ieri sera mi è venuta l'idea di ricoprirli all'uncinetto, e ho fatto un lavoro un po' a naso: un giro di copertura, un secondo di maglie basse e pippiolini e un nastrino.
E visto che il risultato del primo mi ha soddisfatto, oggi pomeriggio dopo pranzo ho lavorato anche sui due rimanenti, impiegandoci meno di un'ora in tutto. Se l'arancione era un colore scelto a caso (più che altro mi interessava che si vedessero bene le maglie durante la lavorazione, dato che appunto l'ho fatto di sera con la luce non ottimale, e l'arancione era perfetto), questi due li ho fatti con colori che mi piacciono di più. Soprattutto mi piace l'abbinamento rosa/verde di quello di destra.
E voilà, il mio disimpegno adesso è un filo più allegro ^_^
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