L'anno scorso non ho potuto farlo questo lavoro, perchè ha piovuto
troppo, le piante non si sono mai asciugate a sufficienza per essere
raccolte a questo scopo. Inoltre proprio per via dell'eccessiva umidità
persistente non sarei riuscita comunque a ricavarne qualcosa in una
quantità utile minima.
Sto parlando dell'essiccazione delle mie piante aromatiche.
In
questi giorni di sole l'aria si è resa ideale, e allora via. Salvia,
melissa e (poco) origano erano davvero invitanti stamattina, e il fatto
che sia domenica (la giornata in cui raramente ho orari che comandano le
mie attività) è stato determinante.
Le piante di salvia che ho in giardino sono due, di due varietà diverse:
una cresce più a cespuglio tanto in altezza quanto in diametro, e ha le
foglie lunghe e strette, sottili ma piuttosto grandi, e rami morbidi.
L'altra rimane molto più bassa, ha le foglie più larghe e carnose (è la
salvia che si può friggere, provata, buonissima) e di colore verde
marcatamente argenteo, e rami legnosi. In realtà qui le piante sono due,
la più piccola è sulla sinistra, indistinguibile nell'insieme.
La melissa (bella lei, baciata dal sole delle undici del mattino) è
anch'essa in due cespugli, fotografato solo uno, ed è una di quelle
piante che più taglio e più rinvigorisce.
Sulla destra si scorge
appena la pianta di origano, cresciuta molto poco quest'anno, ma che ha
dato a suo tempo dei fiori spettacolari.
Mi
sarebbe piaciuto usare il classico cestino anzichè fare andirivieni con
i rami, fa anche tanta scena (e a me la scena piace da morire!), ma ho
fatto comunque un bel bottino.
Non
so se mi sono beata più dei colori o dei profumi, fatto sta che
quest'ora è stata piacevolissima. Avevo il sole che batteva sulle
spalle, e attorno gli unici rumori che sentivo erano quelli della
periferia del paese, attutiti, familiari.
Con immensa tranquillità
e attenzione ho eliminato tutte le foglie che presentavano imperfezioni
o macchie anche minime. Parte di queste piante, una volta essiccata,
andrà usata in cucina (il resto servirà per i suffumigi per alleviare i
sintomi degli inevitabili raffreddori invernali, per qualche pediluvio, e
vorrei provare anche a fare un oleolito a freddo con la melissa): deve
essere più che sana.
Legata
in mazzetti non troppo grandi (deve poter circolare più aria possibile)
e avvolti i mazzetti nella carta da giornale uno ad uno...
...
sono finiti appesi come le altre volte sotto alla tettoia delle auto,
dove non batte mai il sole, non si depositano mai l'umidità e di
conseguenza la brina, e dove circola aria a sufficienza, essendo la
tettoia aperta su tre lati.
E
adesso aspettiamo le tre settimane canoniche, sperando che anche
stavolta se ne ricavi sufficiente materiale secco e asciutto. Scrivo
"sperando" perchè è un po' un terno al lotto: deve collaborare il meteo,
e devono collaborare gli insetti, perchè un anno ho dovuto buttare
tutto avendo trovato gli involti pieni di api e cimici. Una schifezza
incredibile.
Lavarmi le mani, avendole intrise del profumo della salvia (adoro!) e della melissa assieme, è stato un sacrificio.
1 commento:
Ciao
Io sono ancora riuscita a fare un paio di vasetti di pesto e a preparare due barattolini di peperoncini farciti al tonno!
Mi sa che con questi lavori ho finito di mettere via erbe e verdure!
Barbara
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