Ieri pomeriggio si è definitivamente spento il televisore. Nel senso
proprio di "defunto", in una fumata bianca di quelle che fanno
concorrenza alla fumata del Vaticano. Ottima occasione per passare la
serata, io e il Power, a fare qualcosa di alternativo e programmato da
un po'.
Non ricordo dove ho trovato questa idea, in un sito americano mi sembra.
Abbiamo ritagliato tanti rettangolini di carta colorata.
E abbiamo iniziato a scrivere...
...riempiendoli tutti, uno per uno, un po' a testa, tutti diversi uno dall'altro...
...di
frasi dolci, ma di quel tipo di dolce che non si scontra con nessun
tipo di dieta, anzi, forse è proprio una dieta per lo spirito...
Li
abbiamo ripiegati in quattro, uno per uno, e infilati in un barattolo
di vetro riciclato, che in origine conteneva del caffè solubile.
Che bell'effetto, vero? Sembrano delle caramelle un po' speciali, molto originali.
Chiuso
il barattolo e improvvisata una bella etichetta molto esplicita,
abbiamo preparato così un regalino per la festa del papà.
E
già ce lo vediamo estrarre un bigliettino al giorno, magari al mattino
mentre fa colazione, come fosse un pasticcino quotidiano. Peccato che
manchi solo una settimana al 19 marzo, perchè non vediamo l'ora di
vedere la faccia che farà.
Manco a dirlo, il barattolo è stato passato al collaudo. Mica facciamo le cose a bau bau micio micio, noi.
Che dite, è passato? :-)
Punto croce, uncinetto, cucito creativo, patchwork, ma anche riciclo e riuso. Il mio angolo creativo dove immergere le mani per tirar fuori sempre qualcosa di nuovo. Piacevolissimevolmente.
mercoledì 13 marzo 2013
martedì 12 marzo 2013
Portavaso in tessuto
Domenica di pioggia, quale occasione migliore per mettersi alla macchina da cucire?
Dato che una delle mie gatte ha tirato giù dallo scaffale un portavaso che avevo messo ad asciugare dopo il lavaggio (sigh!) ed è andato in mille pezzi (sgrunt!) ho cercato di rimediare alla stizza facendone uno decisamente infrangibile ma altrettanto allegro. I cocci non li ho fotografati, ma il "sostituto" si...
L'idea non è mia, ho trovato il tutorial tempo fa sul web e non ricordo nemmeno dove, ma in pratica ho usato la stessa tecnica che uso per fare le pochette con la zip. L'ho personalizzata usando un ritaglio di un vecchio jeans per la parte esterna, e inserendo tra i due tessuti uno strato di ovatta sintetica pensando di rinforzare il lavoro. Grosso errore, perchè effettivamente ha appesantito tutto, e se del resto il jeans di per sè credo che sarebbe stato in piedi da solo. Ma tengo da parte l'idea per altro. Intanto questo è a prova di gatto, non c'è dubbio :D
Dato che una delle mie gatte ha tirato giù dallo scaffale un portavaso che avevo messo ad asciugare dopo il lavaggio (sigh!) ed è andato in mille pezzi (sgrunt!) ho cercato di rimediare alla stizza facendone uno decisamente infrangibile ma altrettanto allegro. I cocci non li ho fotografati, ma il "sostituto" si...
L'idea non è mia, ho trovato il tutorial tempo fa sul web e non ricordo nemmeno dove, ma in pratica ho usato la stessa tecnica che uso per fare le pochette con la zip. L'ho personalizzata usando un ritaglio di un vecchio jeans per la parte esterna, e inserendo tra i due tessuti uno strato di ovatta sintetica pensando di rinforzare il lavoro. Grosso errore, perchè effettivamente ha appesantito tutto, e se del resto il jeans di per sè credo che sarebbe stato in piedi da solo. Ma tengo da parte l'idea per altro. Intanto questo è a prova di gatto, non c'è dubbio :D
giovedì 7 marzo 2013
SAL Country Craft Fair - e voilà la seconda tappa!
domenica 3 marzo 2013
Riciclo una scatolina e risparmio la... cremina :-)
Di solito conservo le scatoline di creme e cremette per i colori a tempera, che uso generalmente in estate per il decoupage (ma che usa anche mio figlio per i suoi pasticci). Oggi ne ho riciclato uno per recuperare la crema per le mani da un tubetto che non ne spremeva più, ma che ne conteneva ancora.
Non si direbbe mai che quando non si riesce a far uscire più crema, in realtà ce ne sia ancora così tanta. Meno male che non l'ho buttato. Per recuperarla è bastato tagliarlo e prelevarla con un cucchiaino in plastica che non uso mai per gli alimenti ovviamente. Considerando che le forbici hanno le dimensioni di un comune paio di forbici da sarta, si può ben valutare in questa foto quanto non è finito nel cestino della differenziata. Non ne vale la pena? :-)
Non si direbbe mai che quando non si riesce a far uscire più crema, in realtà ce ne sia ancora così tanta. Meno male che non l'ho buttato. Per recuperarla è bastato tagliarlo e prelevarla con un cucchiaino in plastica che non uso mai per gli alimenti ovviamente. Considerando che le forbici hanno le dimensioni di un comune paio di forbici da sarta, si può ben valutare in questa foto quanto non è finito nel cestino della differenziata. Non ne vale la pena? :-)
Poncho!
Evviva, ho finito il mio primo poncho ai ferri!
Fatto con lana recuperata, giusto per provare (non ho mai fatto un lavoro ai ferri così grande in vita mia, prima di questo!): due rettangoli a scacchi uniti con l'uncinetto, il collo lavorato a maglia rasata con i ferri circolari e il bordo anch'esso rifinito all'uncinetto. Come prima prova non è male, certo non lo userò per uscire, ma per fare dentro-e-fuori casa durante questi ultimi freddi per i millemila motivi per cui lo si fa, si fa certo prima ad infilarsi in un poncho che non indossare il giaccone zippato, no? ^_^
Fatto con lana recuperata, giusto per provare (non ho mai fatto un lavoro ai ferri così grande in vita mia, prima di questo!): due rettangoli a scacchi uniti con l'uncinetto, il collo lavorato a maglia rasata con i ferri circolari e il bordo anch'esso rifinito all'uncinetto. Come prima prova non è male, certo non lo userò per uscire, ma per fare dentro-e-fuori casa durante questi ultimi freddi per i millemila motivi per cui lo si fa, si fa certo prima ad infilarsi in un poncho che non indossare il giaccone zippato, no? ^_^
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